di Marianna Calovi Ad essere un bambino non c’è scuola più bella di questa, penso tra me mentre guardo il documentario “Alta scuola. Storia di un’utopia concreta” (Trotzdem Film, 2016). Lo spazio familiare di una casa privata per fare lezione;

di Marianna Calovi Allevatrice di capre mochene e casara, un sorriso contagioso con il quale affronta ogni giorno un lavoro nato dalla passione per gli animali, per la terra e per il cibo sano e una vita che sembra racchiuderne

di Linda Martinello   La valle di Ledro fa da collegamento tra l’alto Garda e la Valle del Chiese. Al suo centro si trova il lago di Ledro, a poca distanza dal più grande e “famoso” Lago di Garda. Si tratta

di Marianna Calovi Il 2016 si è concluso con la candidatura del sistema delle Reti di Riserve trentine alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, firmata il 14 dicembre scorso dagli assessori provinciali Mauro Gilmozzi e Michele Dallapiccola e dai presidenti

di Filippo Zibordi Imponenti pareti di color giallo, grigio ed arancio, intervallate da piccoli nuclei boscati di leccio. Rocce ciclopiche che paiono un mondo “iniziale”, quasi lunare. Fertili pascoli alpini plasmati da secoli di alpeggio alternati a creste, intricate mughete

di Eva Polli   Lasciandosi alle spalle la Val di Non con tutta la sua inconsueta ampiezza, ci si ritrova in Val di Sole; mica all’improvviso! Il restringersi poco a poco del lago di Santa Giustina e della valle del

di Maurizio Panizza Una valle ricca e generosa per quanto sa offrire; venire qui per il turista è come andare a nozze con la storia, l’arte e la tradizione. Risalendo da sud la stretta Valle dell’Adige, oppure percorrendola in senso

Recensione del volumetto “Monti di Concei. Un cammino fra natura e storia”. di Filippo Zibordi Il termine “concèl” è la traduzione dialettale del sostantivo latino “concilium”o “consilum”, in italiano consiglio ossia quell’insieme di più persone preposte all’amministrazione di un ente.

di Barbara Tomasi I mòcheni sono una minoranza linguistica germanofona e la loro lingua deriva da quella parlata dai “roncadori” (contadini) bavaresi che nel secolo XIV colonizzarono buona parte della Valle. Assieme alla lingua si conserva ancora oggi un patrimonio