di Elena Chesta
Oggi imparo come si fa la crostata di mele trentine a casa di Susanna Caldonazzi, giornalista pubblicista di Trento. Una ricetta perfetta per una buona merenda, facile e veloce.
La pasta frolla è fatta a mano, con un buon burro prodotto in Val di Non. Le mele trentine del ripieno si abbinano bene al dolce della marmellata di pesche e al croccante delle mandorle tagliate a lamelle.
Io non avevo chiaro cosa volesse dire esattamente giornalista pubblicista. Me l’ha spiegato lei: «Svolgo la mia attività di giornalista in maniera non occasionale e retribuita e lavoro anche in altri ambiti. Nel mio caso sono sempre legati alla comunicazione e ai media.»
Cuciniamo e dialoghiamo. Dalla preparazione degli ingredienti fino all’ultima spolverata di zucchero a velo sulla crostata pronta, Susanna mi fa scoprire molte cose interessanti del Trentino.
Susanna racconta il Trentino attraverso la sua rubrica, ideata e curata per la testata online ilfatto24ore.it: “Breaking GOOD News – Le buone notizie che fanno notizia.” Ci siamo conosciute proprio grazie a questa sua attività, quando Susanna mi ha proposto un’intervista per via del mio blog di cucina.
Ispirata da L’italia che cambia, ha considerato che in Trentino c’è spazio per una narrazione del positivo. Oltre al suo lavoro in redazione, ogni giovedì dal 14 ottobre 2014, Susanna pubblica le storie di chi con impegno, fiducia e buona volontà sta riuscendo a cambiare in meglio la propria vita e, di conseguenza, anche quella delle persone e delle comunità vicine a sé. Storie di persone, di imprese, di buone pratiche messe in atto da enti, associazioni e pubbliche amministrazioni.
Un esempio? La storia di come Nicola Sordo, attore, agronomo, formatore e autore di teatro, ha creato Wise Guest: uno scambio di cultura e ospitalità a Castello Tesino. Un’idea interessante per diminuire l’isolamento delle zone più lontane dai grandi centri. “Un progetto a costo zero che porterà in Tesino ospiti saggi che offriranno workshop, seminari, cultura che abbia attinenza al territorio (gli stessi ospiti sono invitati a studiare il territorio prima e proporre azioni che siano utili alla comunità) in cambio di ospitalità.” scrive Susanna nel suo articolo.
Una selezione di queste buone notizie verrà messa in scena come racconto teatrale durante l’edizione 2015 del Festival delle Resistenze.
E mentre apprendo tutte queste cose, la crostata prende forma.
La ricetta della crostata di mele spunta fuori dal ricettario di Susanna, uno di quei raccoglitori che aumentano di volume con il passare degli anni. Io ne ho uno e forse lo avete anche voi, nonostante l’avvento dei computer. Come capita spesso, le ricette si adattano ai gusti e allo stile di vita di chi le sta usando: oggi la margarina è sostituita da un buon burro della Val di Non e compaiono delle mandorle tritate al momento. Quando era in vita, era una torta molto amata dalla mamma di Susanna, un momento di festa per tutti. Anche il piano di lavoro su cui stiamo lavorando racconta della sua famiglia, è un bel tavolo in arte povera trentina. Dove c’è lui, c’è casa.
Susanna preferisce appiattire a mano la frolla direttamente nello stampo. Niente mattarello quindi, il tavolo è salvo. Userà lo stesso metodo per decorare la superficie della crostata con la frolla messa da parte.
Risultato: una crostata dall’aspetto rustico e molto invitante.
Susanna continua a preparare la crostata e io la fotografo all’opera. Scopriamo di apprezzare entrambe la BBC e anche i radio-giornali, però io li ascolto e basta, invece lei, nel corso della sua vita lavorativa, li ha proprio creati.
Susanna si occupa anche di formazione legata ai media, sia all’interno della Cooperativa Mercurio, di cui è socia e collaboratrice dal 2009, sia all’Università Popolare di Trento, dove è docente del modulo “Informazione” all’interno del corso FSE di “Consapevolezza Culturale”- formazione per adulti. Un corso che seguirei molto volentieri, dedicato alla comprensione e alla lettura critica dei linguaggi dei media. «All’estero l’educazione ai media è una disciplina che fa parte integrante dei programmi scolastici, »commenta Susanna. «Mai come oggi ne abbiamo bisogno, considerata l’esposizione ai media di ciascuno di noi.»
Assaggio una fetta ancora tiepida della crostata, molto buona, ringrazio Susanna per il tempo che mi ha dedicato e mi rendo conto di aver preso nota non solo delle sue risposte, ma anche di una serie di autori, siti web, titoli di libri e di performance teatrali realizzate in Trentino. E della ricetta, certo! Eccola qui di seguito.
Crostata di mele
Ingredienti per uni stampo da crostata da 24 cm:
per la pasta frolla:
250 g di farina
150 g di zucchero
1/2 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
150 g di burro a temperatura ambiente a pezzetti + un po’ per imburrare lo stampo
1 uovo intero
1/2 cucchiaino estratto di mandorla (facoltativo)
per il ripieno:
2 cucchiai di marmellata (Susanna ha messo quella di pesche)
2 mele di medie dimensioni, sbucciate e ridotte a mezze lune
una manciata di mandorle tritate (facoltativo)
per guarnire:
zucchero a velo
Preparare la pasta frolla. In una ciotola raccogliere e mescolare la farina, lo zucchero, il lievito per dolci e il sale. Aggiungere il burro a dadini e impastare velocemente. Aggiungere l’uovo, l’estratto di mandorla (facoltativo) e proseguire fino a ottenere un impasto omogeneo. Avvolgere la pasta frolla con della pellicola per alimenti e lasciare riposare in frigorifero per un’ora.
Imburrare e infarinare lo stampo per crostata. Prendere una parte della pasta frolla, tenendone da parte un po’, e stenderla a mano, rivestendo il fondo dello stampo da crostata.
Spalmare il fondo della crostata con la marmellata, distribuire i pezzetti di mela e le mandorle tritate (facoltative). Meglio lasciare un centimetro di bordo libero da marmellata e mele.
Prendere dei piccoli pezzetti della pasta frolla rimanente, appiattirli con i palmi delle mani e decorare la crostata.
Cuocere a 180°C, in forno già caldo, per 40-45 minuti. Controllare la cottura di tanto in tanto: ogni forno è fatto diversamente dagli altri. Io ho impiegato 35-40 minuti, ad esempio.
Lasciare intiepidire e spolverare con lo zucchero a velo.