Che arte la distillazione!

di Marianna Calovi

La vocazione viticola del Trentino non si esprime solo attraverso il vino ma anche con la grappa. Oggi sono più di trenta le realtà che portano avanti l’arte della distillazione su questo territorio, tramandando antichi saperi e tradizioni ormai consolidate.

La grappa è ottenuta dalla distillazione delle vinacce delle uve trentine, ossia l’insieme delle bucce e dei vinaccioli che rimangono dopo la spremitura dell’uva destinata alla produzione del vino. L’apparecchio per produrre la grappa, in uso da sempre, prende il nome di alambicco. È composto da una caldaia – cucurbita – chiusa da un coperchio – elmo o duomo – collegato ad un tubo – collo d’oca o di cigno – che porta al refrigerante – serpentina – immerso in un recipiente di acqua fredda. Si riempie la cucurbita di vinaccia e acqua e riscaldandola si porta a ebollizione. La parte liquida si trasforma in vapore che raggiunge il duomo e attraverso il collo d’oca passa nel refrigeratore dove si condensa e ritorna in forma liquida. Ed ecco prodotta la grappa, la quale può essere giovane o bianca – se imbottigliata subito dopo la distillazione – riserva o stravecchia – se riposa per 24 mesi in fusti di legno. È aromatica – se prodotta con uve aromatiche, appunto, come Traminer, Müller Thurgau, Moscato – o aromatizzata – se ottenuta con l’aggiunta di erbe, radici e frutta, come la genziana, l’asperula, i mirtilli ecc.

Sul territorio trentino si produce l’8% della produzione italiana (più di 2 mln di litri annui). La garanzia di qualità viene dal “Marchio del tridente”, conferito dall’Istituto di tutela della grappa del Trentino, organismo nato nel 1969 per il controllo della qualità. Dell’Istituto fanno parte 27 soci, che producono oltre 120 qualità diverse di grappa.

Il luogo simbolo per eccellenza del mondo della grappa trentina è sicuramente Santa Massenza, in Valle dei Laghi. Una località con meno di duecento abitanti ma con cinque cantine e distillerie familiari. Qui, ogni dicembre, ha luogo “La notte degli alambicchi accesi”, evento suggestivo che ripercorre il processo di creazione della grappa trentina, attraverso performance artistiche e degustazioni nelle distillerie dei produttori Giulio e Mauro, Casimiro Poli, Giovanni Poli, Maxentia, Francesco Poli. Una manifestazione da non perdere, ve lo assicuro!