I tesori della Val di Sella

di Linda Martinello

C’è un luogo magico in una piccole valle del Trentino, un luogo che molti conoscono e che non lascia indifferente chi lo visita: ArteSella, una esposizione permanente di “artenatura”, ovvero di opere create con materiali naturali e destinate a dialogare ed evolvere con l’azione della natura stessa. Il nome di Arte Sella, che si arricchisce ogni due anni di nuove opere, è legato alla Valle di Sella, incastonata tra la Valsugana e l’Altopiano di Asiago. Esso è ormai noto sia a chi in Trentino ci vive sia ai turisti che soggiornano in Valsugana.

Ci sono però altre piccole rarità che la Valle di Sella può donare a chi si avvicina ad essa “a passo lento”. Iniziamo il percorso partendo dal piccolo abitato di Olle, una frazione del Comune di Borgo Valsugana, in cui sono presenti due interessanti realtà inserite nel circuito del Museo Diffuso della Valsugana Orientale: Casa Andriollo – Soggetto Montagna Donna e la Fucina Tognolli. Casa Andriollo è una esposizione di testimonianze legate ai diversi momenti dell’esistenza femminile che dà voce alle tante anonime abitatrici della montagna; ricavata all’interno dei locali di una abitazione tradizionale, consente di immergersi negli aspetti legati al vivere quotidiano del passato, anche grazie alla presenza degli arredi e delle suppellettili originali.

La Fucina Tognolli, invece, risale al secondo dopoguerra, ma ha lavorato a pieno regime fino a non molti anni fa. Alimentata da una “gora”, linea d’acqua che un tempo serviva svariati opifici della zona, vi si producevano svariati attrezzi per l’agricoltura, la selvicoltura e l’artigianato. Oggi fa parte dell’Itinerario Etnografico del Trentino. Le visite alle strutture sono rese possibili grazie al Sistema Culturale Valsugana Orientale.

Partendo sempre da Olle e fiancheggiando il corso del torrente Moggio, è possibile raggiungere la Valle di Sella attraverso il Sentiero “Don Cesare Refatti”, noto alpinista locale. Il percorso attraversa un ambiente selvaggio e pittoresco, caratterizzato dall’alternarsi di roccia e acqua, immergendosi in splendidi boschi di latifoglie che si infiammano di colori nei mesi autunnali. Lasciato il primo tratto in cui il torrente scorre irregimentato entro delle briglie artificiali, è possibile apprezzare il volto migliore di questo piccolo corso d’acqua. Il sentiero non è impegnativo, passa ripetutamente dalla sponda destra a quella sinistra del torrente grazie ad alcuni piccoli ponticelli in legno. Lungo il percorso si trovano anche alcune aree attrezzate per la sosta. In circa 2.00 h di moderata salita è possibile coprire il dislivello di circa 500 m, raggiungendo l’Hotel Legno.

Da qui, due sono le alternative possibili, entrambe degne di essere provate: dirigersi verso il Percorso ArteNatura e poi fino all’area di Malga Costa (cuore dell’esposizione di ArteSella, ingresso a pagamento), oppure proseguire attraverso il sentiero SAT 210 fino al piccolo eremo di San Lorenzo all’Armentera.

Il percorso ArteNatura, perlopiù pianeggiante o con modesti saliscendi, può essere agevolmente percorso in circa 1.30 h. Proseguendo fino a Malga Costa (15 min.) è consigliabile pianificare una visita alle opere più significative di ArteSella. Il rientro fino all’Hotel Legno è possibile in bicicletta, grazie al servizio messo a disposizione presso la biglietteria, oppure, nel periodo estivo, usufruendo del servizio di bus navetta che riaccompagna i visitatori fino a Borgo Valsugana.

Se invece si desidera scoprire una piccola perla di storia, dall’Hotel Legno si può ritornare indietro di circa 500 metri lungo la strada provinciale, fino a raggiungere le indicazioni del sentiero SAT 210. Esso si sviluppa lungo la Val di Croce, sulla dorsale orientale del modesto rilievo dell’Armentera. Un sentiero fatto di piccoli tornanti che in circa 1.15 h porta fin sul poggio (a m. 1185 slm) dove sorge l’antico eremo di San Lorenzo, da alcuni storici considerato tra i più antichi del Trentino. Le sue origini sono molto incerte, si narra che la chiesetta fu ricostruita, su una antecedente, da Siccone da Caldonazzo, castellano di Telvana (il castello che sovrasta l’abitato di Borgo Valsugana), quale voto per uno scampato pericolo durante una battuta di caccia. All’interno sono presenti splendidi affreschi recentemente restaurati. La visita è consentita solo in particolari occasioni in cui viene aperto al pubblico, ma il luogo è sicuramente evocativo e merita un’escursione.

Note tecniche

L’itinerario proposto può essere percorso sia a piedi che in bicicletta (salvo alcuni punti non ciclabili). Sono consigliate calzature da montagna e particolare attenzione per la presenza di tratti scivolosi, soprattutto in autunno, con la caduta delle foglie, e nei periodi più freddi per la possibile presenza di ghiaccio.

È un percorso che può essere ridotto a piacimento (ad esempio, raggiungendo in auto l’Hotel Legno o l’area a pagamento presso il ristorante Carlon, o usufruendo del servizio navetta da/per Malga Costa durante i mesi estivi).

Il sentiero SAT 210 e il Sentiero Don Cesare non sono adatti alla percorrenza con passeggini.

Per maggiori informazioni si può contattare l’APT Valsugana Lagorai Terme Laghi (www.valsugana.info); per le visite a Casa Andriollo e alla Fucina Tognolli si contatti il Sistema Culturale Valsugana Orientale (www.valsuganacultura.it).


Foto: “Cerca” di Roberto Conte, Copyright Arte Sella, photo Giacomo Bianchi

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