Il lupo a scuola: conosciamo il nostro vicino di casa
Lupo Wolf

di Aldo Martina

Non c’è scusa che tenga davanti alla richiesta di saperne di più e meglio, sul lupo, sul conflitto con l’attività umana, sul se e come salvaguardare l’uno, l’altra, o ambedue e, infine, sulle innumerevoli fake news che gli aleggiano intorno. Era chiaro, inequivocabile, il desiderio espresso dalla classe, la 2^ media dell’Istituto “Santa Croce” di Mezzano, perciò è nata una seconda fase dal progetto originario che abbiamo voluto intitolare “IL LUPO: CONOSCERE IL NOSTRO VICINO DI CASA”.

L’idea di base era di creare un’occasione straordinaria che permettesse ai ragazzi di informarsi senza intermediazioni. A questo scopo servivano, naturalmente, delle fonti informative sicure, degli “stakeholder” qualificati, cioè figure rappresentative in grado di delineare con esperienza e competenza i diversi aspetti di una questione delicata. Per superare l’effetto semplicistico e deleterio del “sentito dire”, abbiamo individuato il sistema delle interviste, che avrebbe permesso di mettere in una relazione diretta gli studenti con gli esperti. Sarebbero stati quindi loro, i ragazzi, suddivisi in gruppi di lavoro, a trovare e porre domande precise, calibrate sulla base delle competenze di ciascun relatore.

I ragazzi hanno determinato quattro macroaree di interesse principale, in pratica i quattro punti di vista che avrebbero voluto ascoltare dai relatori:

– il punto di vista delle istituzioni

– il punto di vista degli allevatori e dei pastori

– il punto di vista di chi promuove e diffonde la conoscenza sul lupo (comunicazione)

– il punto di vista di chi studia il lupo scientificamente

Non rimaneva altro che individuare i nomi da contattare. Una volta spiegato di cosa trattasse il progetto, non è stato affatto difficile ricevere incoraggianti segnali di interesse e, nel giro di alcune settimane, siamo stati in grado di ufficializzare la partecipazione di tutte le persone interpellate, rilevanti in ambito nazionale, provinciale o locale. Come ultima cosa abbiamo calendarizzato settimanalmente gli incontri, tra marzo e aprile di quest’anno, concedendo un’ora e mezza di tempo ad ogni intervista (le registrazioni audiovisive verranno elaborate in un secondo momento, infatti, l’intento ultimo è di condividere l’intera esperienza con le altre classi, le altre scuole e con chiunque è interessato al tema-lupo e al nostro metodo di indagine).

Abbiamo avuto la disponibilità, in rappresentanza del punto di vista istituzionale, da parte di Piero (Papik) Genovesi, dirigente del Servizio per il Coordinamento della Fauna Selvatica dell’”Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale” (ISPRA) e Matteo Zeni, Assistente forestale impiegato nel Servizio Faunistico – Settore Grandi Carnivori della Provincia Autonoma di Trento. Dal mondo degli allevatori quella di Giacomo Broch, presidente della “Federazione Provinciale Allevatori”, di Simone Scalet, allevatore hobbista di Primiero e di Massimo Paoli allevatore professionista. Per gli aspetti legati alla prevenzione dei danni mediante i cani da difesa delle greggi si sono resi disponibili Luisa Vielmi, tecnico naturalista dell’Associazione “DifesAttiva” e Valter Grossi, Responsabile del “Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese”. Per l’esperienza della ricerca e del monitoraggio sul territorio ci siamo rivolti a Enrico Ferraro, biologo e tecnico dell’”Associazione Cacciatori Trentini”, infine, per la comunicazione, l’educazione ambientale e la coesistenza con la fauna selvatica abbiamo avuto la conferma di Francesco Romito, vice presidente dell’Associazione “Io non ho paura del lupo, di Elena Luise, responsabile del settore della didattica dell’Ente Parco Naturale “Paneveggio Pale di San Martino” e di Anna Sustersic, coordinatrice del progetto internazionale “Coexistence.life”.

Ecco. Così abbiamo cominciato. Così stiamo tutt’ora lavorando.

A tutti i relatori va un personale e grande ringraziamento, per la disponibilità e il tempo che hanno dedicato a questo progetto, per averne compreso e condiviso lo spirito che, al di là del tema specifico, rappresenta quell’approccio all’informazione e alla cultura di cui la scuola dovrebbe sempre esserne il riferimento.

È stato molto costruttivo lavorare insieme a Bianca Pastori, Iacopo Carrer e Aaron Gaio, insegnanti davvero speciali, come del resto ce ne sono tanti nel nostro Paese, solo un po’ più fortunati, perché vivono e lavorano in Primiero, una comunità piccola ma dal gran cuore.

Alle ragazze e ai ragazzi dico: «Grazie, per avermi permesso di ‘portare’ il lupo in classe.»

Non finisce qui… abbiamo ancora un altro anno scolastico, e nuove idee si affacciano all’orizzonte.

 

(Disegno di mwford)