Sulla via dell’orso premiato al Gambrinus

Sono state rese note ieri le tre opere vincitrici del XXXIV Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, prestigioso concorso “per libri di montagna, alpinismo, esplorazione – viaggi, ecologia e paesaggio, artigianato di tradizione”.

Si tratta di tre spettacolari proposte di viaggio: “Ski Spirit. Sciare oltre le piste” di Giorgio Daidola, vincitore della sezione “Alpinismo: imprese, vicende storiche, biografie e guide”, attraverso il racconto dei suoi “sci-viaggi” propone di percorrere il mondo scivolando, il secondo, “Sulla via dell’orso. Un racconto trentino di uomini e natura” di Anna Sustersic e Filippo Zibordi, vincitore della sezione “Ecologia e Paesaggio”, che percorrendo il Trentino racconta di una realtà unica ed emblematica nel panorama della conservazione ambientale europea, quella della convivenza tra uomini e orsi, e infine “Il bel mestiere. Artigiani e maestranze nel teatro dell’opera” Clizia Gurrado e Laila Pozzo, vincitore della sezione “Artigianato di Tradizione”, che svela lo spettacolo “messo in scena” dagli artigiani che costruiscono il successo del teatro lirico italiano, tra Milano, Venezia, Torino e Verona.

Le tre opere si contenderanno nel corso della cerimonia finale al Parco Gambrinus di San Polo di Piave (Treviso) il prossimo 19 novembre il Premio Finale “San Polo – La Voce dei Lettori” del valore di 3 mila euro, assegnato da una giuria popolare composta da 40 membri.

Questa edizione sarà ricordata come l’edizione con la maggior partecipazione della storia del Premio Gambrinus, con 186 volumi da 77 case editrici. Il compito della Giuria non è stato facile, sia per l’elevato numero di opere da valutare, sia per la generale, eccellente qualità.

A proposito del libro edito da Idea Montagna e frutto della progettualità di Ambiente Trentino, la Giuria si è così espressa: “La recente reintroduzione in Trentino, figlia dell’attenzione e dell’impegno di alcuni, ha riacceso in molti altri la paura e la voglia di tornare ad essere unici padroni delle selve. Sustersic e Zibordi raccontano, con arte e con passione, la terribile epopea degli ultimi orsi delle Alpi. Lo fanno con colori vivaci, e pure con poesia, creando nel lettore l’angoscia per il passato di morte, e la paura per il possibile ritorno di tempi difficili, e di ignoranza. Nel lettore restano nel cuore il desiderio e la speranza di un futuro di serena coesistenza tra uomini e natura”.

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La Giuria è presieduta dall’antropologo ed esperto di questioni ambientali Dario Benetti e composta da Danilo Mainardi, professore emerito di Ecologia comportamentale nell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dalla storica dell’arte Anna Maria Spiazzi, dalla scrittrice e storica Mirella Tenderini, dalla giornalista scientifica Alessandra Viola, dal ricercatore e docente universitario Franco Viola e dall’alpinista e scrittore Italo Zandonella Callegher.

Il Premio è promosso dall’Associazione “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti”, patrocinato e sostenuto tra gli altri da Touring Club Italiano, Regione Veneto, Montura, Confartigianato Veneto, Club Alpino Italiano, Parco Gambrinus, Vivarte, Fondazione Mazzotti, Bioforest, Fondazione Giovanni Angelini.