di Marianna Calovi Il 2016 si è concluso con la candidatura del sistema delle Reti di Riserve trentine alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, firmata il 14 dicembre scorso dagli assessori provinciali Mauro Gilmozzi e Michele Dallapiccola e dai presidenti delle Reti. Nell’anno che verrà il Trentino potrebbe ottenere questa preziosa certificazione e dare il via a numerose iniziative coordinate, volte a diversificare e destagionalizzare un’offerta turistica sempre più orientata alla sostenibilità ambientale e sociale. La Carta Europea del Turismo Sostenibile (Cets) è stata ideata nel 1991 dalla Federazione Europarc, un’organizzazione europea che riunisce più di 400 aree protette. La Carta è uno strumento di governance e al contempo una certificazione di processo, che si pone l’obiettivo di migliorare l’offerta turistica nelle Aree protette dell’Unione Europea indirizzandola verso uno sviluppo e una gestione sostenibili. Alla base si promuove il principio necessario della tutela della biodiversità, a cui si somma però l’importanza di valorizzare attivamente il patrimonio naturale e culturale esistente, attraverso processi partecipativi che coinvolgano i diversi attori del settore turistico operanti sul territorio. Partendo da questo lavoro di collaborazione si elabora una strategia comune, di cui ogni attore coinvolto è responsabile, che prevede una serie di azioni concrete in grado di valorizzare a livello turistico le specificità dei luoghi, le economie e le comunità locali, e che mirino a ridurre le esternalità negative del settore. Attualmente in Italia le aree certificate sono 34, di cui due in Trentino: il Parco Naturale Adamello Brenta e quello di Paneveggio Pale di San Martino. Ma veniamo alle Reti di Riserve, un istituto creato con la legge provinciale 11/07 per la gestione e la valorizzazione delle aree protette di Natura 2000 già esistenti, attraverso una delega ai Comuni territorialmente interessati. Se pensiamo che in Trentino le zone della rete ecologica europea per la
di Marianna Calovi Il 2016 si è concluso con la candidatura del sistema delle Reti di Riserve trentine alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, firmata il 14 dicembre scorso dagli assessori provinciali Mauro Gilmozzi e Michele Dallapiccola e dai presidenti