di Francesca Bussola L’inverno è una delle stagioni più difficili per la fauna alpina. Perciò gli animali hanno sviluppato diverse strategie di sopravvivenza. L’orso bruno permane per tutto il periodo invernale in uno stato di inattività all’interno di una tana che gli garantisce isolamento termico e gli permette di preservare le proprie energie vitali. Il tipo di svernamento che caratterizza il plantigrado non è il letargo, come comunemente si pensa, ma l’ibernazione. Due strategie simili ma non identiche. La scarsa disponibilità di risorse trofiche e le temperature rigide fanno dell’inverno una delle stagioni più avverse per la fauna alpina: proprio per questo gli animali hanno sviluppato nel corso dell’evoluzione diverse strategie di sopravvivenza. L’orso bruno ha “scelto” di permanere, per tutta la durata del periodo invernale, in uno stato di inattività più o meno completa, all’interno di una tana che gli garantisce isolamento termico e gli permette di preservare le proprie energie vitali. A differenza di ciò che si è portati comunemente a pensare, il tipo di svernamento che caratterizza il plantigrado non è il letargo, bensì l’ibernazione. Si tratta di due strategie apparentemente molto simili, ma che tuttavia si contraddistinguono per alcuni aspetti. Il letargo, tipico di mammiferi come il criceto, la marmotta o il ghiro, comporta un rallentamento del metabolismo, una conseguente riduzione della frequenza cardiaca e soprattutto un drastico abbassamento della temperatura corporea, fino ad arrivare anche a solo 4°C. Quest’ultimo particolare fa sì che l’animale non sia in grado di poter reagire tempestivamente in caso di disturbo o di pericolo improvviso, in quanto dopo il risveglio deve riportare la temperatura corporea nuovamente ai valori normali. Durante l’ibernazione invece la temperatura corporea dell’orso bruno si abbassa solo di 4-5°C rispetto ai normali 37,5-38,3°C: in questo modo il plantigrado può riprendere l’attività fisica in qualsiasi momento in risposta
di Francesca Bussola L’inverno è una delle stagioni più difficili per la fauna alpina. Perciò gli animali hanno sviluppato diverse strategie di sopravvivenza. L’orso bruno permane per tutto il periodo invernale in uno stato di inattività all’interno di una tana