di Marco Voltolini La “Calchera de Boro”, situata in località Orghenon sul versante sinistro della strada che conduce a Selva di Grigno nelle vicinanze della Riserva naturale Fontanazzo e della pista ciclabile, è stata ristrutturata nel 2007 dal Servizio ripristino e valorizzazione ambientale della Provincia Autonoma di Trento. Struttura di notevoli dimensioni, venne realizzata nei primi anni del ‘900 allo scopo di ottenere la calce tramite cottura di rocce calcaree. Era costruita in pietra e formata da un forno chiamato anche “camera di cottura”, di forma circolare a botte con due aperture, l’una frontale per introdurvi la legna, l’altra verso l’alto per introdurvi la roccia calcarea da trasformare in calce. Per raggiungere la bocca situata in alto, si utilizzava una rampa di carico sfruttando la pendenza del terreno. Il sito era completato da un locale attiguo. A quei tempi il luogo dove costruire una “calchera” era scelto con estrema cura. Erano infatti necessarie alcune caratteristiche imprescindibili: la vicinanza di un bosco per ricavare il legname necessario all’alimentazione del fuoco e la presenza di una strada per approvvigionare le pietre da lavorare e per trasportare poi il prodotto finito, ossia la calce. La temperatura doveva raggiungere gli 800°C prima che la camera di cottura fosse pronta, ed era quindi necessario prevedere almeno quattro o cinque giorni di tempo sereno, tanto serviva per il compimento dell’intero processo lavorativo. Terminata la cottura, il prodotto che si otteneva era la famosa “calce viva” utilizzata per disinfettare gli ambienti dai patogeni a causa della sua forte causticità. Addizionando il prodotto con l’acqua si poteva inoltre ottenere la “calce spenta” utilizzata per la preparazione di malte per intonaci, per l’edilizia e in agricoltura unendola al solfato di rame per ottenere la poltiglia bordolese (“verderame”). Quando questo metodo di lavorazione andò in disuso una sessantina di anni
di Marco Voltolini La “Calchera de Boro”, situata in località Orghenon sul versante sinistro della strada che conduce a Selva di Grigno nelle vicinanze della Riserva naturale Fontanazzo e della pista ciclabile, è stata ristrutturata nel 2007 dal Servizio ripristino