di Maria Cavedon L’inverno per l’orso è una stagione complessa, a causa delle temperature rigide e della mancanza di vegetali che stanno alla base della sua dieta. Per questo motivo, da novembre a marzo, l'animale rimane all’interno di una tana in uno stato di inattività più o meno completa chiamato "ibernazione". Il fenomeno dell'ibernazione, ancora oggi poco conosciuto, desta da sempre l’interesse di studiosi e appassionati. Sono infatti numerose le ricerche scientifiche che indagano la fisiologia dell’orso, così come quelle tese al tentativo di descrivere i possibili ricoveri invernali utilizzati dalla specie. Quest’ultimo aspetto è stato studiato a lungo dal Parco Naturale Adamello Brenta, in quanto fondamentale per la tutela e conservazione della specie stessa. Già tra il 1988 e il 1994, grazie ad alcuni componenti del Gruppo Operativo Orso Trentino, nel settore nord-est del Brenta sono state individuate 21 tane utilizzate dall’ultimo nucleo di orsi autoctoni. Dal 1999 al 2003, dopo l’avvio del progetto Life Ursus, utilizzando le localizzazioni radiotelemetriche degli orsi rilasciati effettuate in concomitanza del periodo dell’ibernazione e grazie al contributo di alcuni appassionati, è stato possibile individuare numerosi altri siti di svernamento. Nel 2005 l’Ufficio Faunistico del Parco ha poi iniziato un’attività sistematica volta a individuare, caratterizzare e georeferenziare il maggior numero di tane d’orso in un’area (circa 800 ettari) situata tra il Gruppo delle Dolomiti di Brenta e il Massiccio Gazza - Paganella, conosciuta per l’alta frequentazione della specie. Ogni anno fino al 2011, durante il periodo estivo, per non recare disturbo alla specie, sono state ispezionate 150 cavità: 65, (comprese quelle note prima del 2005), realmente utilizzate dall’orso e 85, potenziali, prive di segni di presenza della specie e in particolar modo del giaciglio che ne conferma il reale utilizzo (ammasso di erba, foglie e ramoscelli accumulato dagli orsi per isolarsi dal terreno e
di Maria Cavedon L’inverno per l’orso è una stagione complessa, a causa delle temperature rigide e della mancanza di vegetali che stanno alla base della sua dieta. Per questo motivo, da novembre a marzo, l’animale rimane all’interno di una tana in uno stato di inattività più o meno completa chiamato