Val Concei tra storia e natura

Recensione del volumetto “Monti di Concei. Un cammino fra natura e storia”.

di Filippo Zibordi

Il termine “concèl” è la traduzione dialettale del sostantivo latino “concilium”o “consilum”, in italiano consiglio ossia quell’insieme di più persone preposte all’amministrazione di un ente. Però il “concèl” era un consiglio formato dai rappresentanti di due o più comuni di villaggio e da almeno i 2/3 dei capifuoco dei medesimi comuni di villaggio. Tale consiglio amministrava un più ampio territorio … un bene “comune” di detti villaggi, che prendeva il nome di “Concèl”.
Quindi il termine “concèl” tanto significò il “consiglio” allargato a più persone provenienti da vari villaggi, quanto il “territorio” stesso amministrato dal medesimo consiglio.

Con i suoi 3000 ettari di superficie racchiusi tra aguzzi profili montuosi, la Val di Concei, situata nel Trentino sud occidentale, è – da sempre – uomo e natura, anzi uomo più natura.

La sua posizione, al confine tra i ghiacciai dell’Adamello – Presanella e gli ambienti sub mediterranei dei grandi laghi alpini di Garda e Idro, rende straordinariamente elevati i valori di biodiversità dell’area, sia rispetto al restante territorio provinciale che a livello alpino. Basti pensare che la Valle ospita ben 2.000 specie di flora (su 2.400 presenti sull’intero territorio provinciale) e un flusso migratorio post riproduttivo di avifauna tra i più importanti di tutta la catena alpina.

Monte Tofino - foto archivio PAN
Monte Tofino – foto archivio PAN

Ma la straordinarietà del luogo è data anche dal lavoro, dalla presenza dell’uomo, che abita la zona fin dai primi millenni dopo l’ultima glaciazione, come testimoniato dai recenti ritrovamenti sui valichi e dagli insediamenti palafitticoli dell’età del bronzo. Un territorio, quindi, “frutto dell’interazione tra uomo e biosfera, che ne ha fortemente condizionato il paesaggio, la natura, la storia, la cultura”. Non a caso, l’area – con la denominazione di Alpi Ledrensi e Judicaria – è stata di recente riconosciuta “Riserva della Biosfera” nell’ambito del programma MAB dell’UNESCO ed è parte della Rete di Riserve Alpi Ledrensi.

Per andare alla scoperta di questa terra, è stato di recente pubblicato dal Comune di Ledro il volumetto “Monti di Concei Un cammino fra natura e storia”: una sorta di storia della Val di Concei, che si può apprezzare in modo itinerante, seguendo uno dei percorsi suggeriti, o seduti a tavolino: scrigno di elementi di pregio la valle e pure questo testo che ne raccoglie ed eternizza alcuni.

La pubblicazione, redatta da due profondi conoscitori della zona come Luca Bronzini ed Elena Guella, è stata infatti ideata per “accompagnare il viandante attento e curioso” ma anche per “rispondere alle domande che l’ambiente, nel variare dei suoi aspetti e delle sue forme, passo dopo passo suggerisce.”

Valle di Concei dall'alto, foto Alessandro Deguelmi
Valle di Concei dall’alto, foto Alessandro Deguelmi

Sette itinerari dedicati ai boschi (abbandonati, sfruttati, fertili), ai pascoli e alla transumanza, alle rocce e alle fortificazioni della Grande Guerra, ai coltivi, alla fauna e alla flora. Ciascuno corredato da adeguata cartografia (anche se gli autori ci avvertono che il testo non va inteso come una guida escursionistica in senso stretto) e da una serie di “fermate”, nel testo e nei percorsi, utili per cadenzare l’incedere e per aiutare il lettore a orientarsi in territori ancor oggi poco frequentati delle masse di turisti.

Un contributo di conoscenza della ancor troppo poco nota Val di Concei, “sistema stratificato di componenti naturali e umane” e un invito a scoprire – tramite la lettura e il cammino – un territorio dove le risorse naturali sono gestite da secoli in maniera collettiva, dove il rapporto tra la terra, i suoi abitanti e i suoi prodotti, è da sempre molto forte. Un territorio in cui si stanno sperimentando sinergie tra ambiente e uomo, tra turismo, agricoltura e biodiversità che potrebbero divenire un esempio a scala più ampia.


 

“Monti di Concei Un cammino fra natura e storia”, Luca Bronzini ed Elena Guella
2015. Editore Comune di Ledro. Pp. 154
per ora, disponibile presso il Comune e la biblioteca di Ledro